Da anni oramai non si fa che parlare di ecologia, l’orientamento ambientalista coinvolge tutto il mondo occidentale ed influenza gli sviluppi industriali ed energetici, le tecnologie costruttive in ambito architettonico e le macro-economie nazionali ed internazionali.
Oggi, a ragione, ci si indigna se un’industria produce scarichi nocivi per l’ambiente, si vedono di buon occhio le risorse energetiche alternative quali “solare” ed “eolico” si promuovono referendum per bandire il nucleare, tutto nel nome di questa nuova “coscienza” che è maturata nella maggior parte delle persone.
Il rischio che si corre è quello di considerare i governi e le industrie gli unici responsabili del bisogno di preservare l’ambiente, rischiamo di non renderci conto che il nostro stile di vita e le scelte che quotidianamente facciamo o non facciamo sono altrettanto importanti se non fondamentali.
Il mercato dell’usato consente di prolungare la “vita” di molteplici beni di consumo che altrimenti andrebbero gettati, smaltiti con alti costi per la collettività e sostituiti con altri oggetti, di analoga fattura, prodotti da industrie con il conseguente impatto sull’ambiente.
Molto spesso si smette di usare un oggetto senza che questo sia vecchio o non funzionante ma semplicemente perché ci stanchiamo o preferiamo dell’altro; Mercatopoli RESANA consente di re immettere nel mercato questi oggetti, selezionando solo quelli in ottimo stato, per far si che altri possano continuare ad usarli . Il mercato dell’usato è al tempo stesso opportunità economica, sia per chi vende che per chi acquista, che opportunità di vivere quotidianamente una scelta ecologica.
Sono questi principi che hanno convinto Elena e Nicola ad aprire un punto vendita di Mercatopoli a Resana (Treviso), la convinzione che la nostra società consumista possa essere anche “consapevolmente” ecologista senza per questo rinunciare al benessere.