Il mercato nelle Piazze, una Piazza a Mercatopoli
Cari amici di Mercatopoli,
scrivo questo mio intervento per recitare un “mea culpa” e per suggerirvi come cogliere due piccioni con una fava; ho sempre guardato con sufficienza tutti i mercatini dell’usato essendo un convinto assertore dell’idea di comprare solo oggetti nuovi e di grande qualità e, spesso, rinunciando all’acquisto in attesa di disponibilità economica che, nella migliore delle ipotesi, tardava a verificarsi.
Domenica 15 maggio, nel tardo pomeriggio mi sono fermato a sbirciare il negozio, di recente apertura, Mercatopoli di Resana, a due passi dalla bellissima cittadina di Castelfranco Veneto che avevo scelto quale meta per una escursione domenicale; ci sono rimasto per un paio d’ore.
Lo spazio espositivo è piuttosto grande, diviso in settori ordinati dedicati ai più svariati prodotti, dall’abbigliamento (che sembrava più nuovo che usato con qualche pezzo vintage davvero interessante) all’elettronica, dall’arredamento alle porcellane, da libri e fumetti a CD musicali passando tra svariati dvd offerti a prezzi che neanche al videonoleggio …… bah !
Insomma ho acquistato due plafoniere praticamente “nuove” al prezzo di due lampadine.
Di più ho realizzato quanto sia interessante il concetto di riuso e quanto sia stupido lasciare ammuffire in un baule un cappotto indossato una sola volta o arrugginire in garage il triciclo che mio nipote ha usato una stagione e poi sostituito con la bicicletta.
Detto questo, faccio ammenda per il mio passato da sprecone distratto, Vi dirò che la cosa che più mi è piaciuta è stato il clima cordiale che ho avuto modo di apprezzare.
All’interno del negozio ci saranno state una trentina di persone, alcune senz’altro si conoscevano ma per lo più erano estranee l’un l’altra; ora, complici i gestori del negozio che affabilmente descrivevano la mercanzia e generavano un capannello di curiosi in stile comitiva a Piazza San Marco, mi sono trovato a chiacchierare con sconosciuti discutendo di quanto fosse antica una panca in legno massello o di quanto potesse realmente valere un servizio da the di porcellana finissima.
A guardarmi intorno ho notato quanto fosse normale dato che tutti interagivano con tutti quasi si fosse al mercato o ad una festa paesana, probabilmente è una naturale conseguenza del fatto che chi ha rispetto per le “cose” non può non averne per la “gente”.
Mi sono ripromesso di riordinare le mie cose e di portare quelle che ho smesso di usare a Mercatopoli per farle valutare e re-immettere nel mercato con il duplice obiettivo di ricavarne un utile per me e di consentire l’affare al futuro proprietario.
Alle signore Elena e Pia ed al signor Nicola un grazie per l’accoglienza.
Davide